sabato 27 maggio 2017

Sotto una coltre di rovine

Ciao a tutti!
L'estate non è ancora arrivata ma le temperature sempre più alte sono il sintomo che ormai si sta per entrare nella stagione più calda. Quest'anno l'estate vorrebbe essere nuovamente un momento in cui dedicarmi alla montagna. Così amata, così rimpianta, così fortemente assente, da quando sono in Germania. Qualsiasi avventura tra i monti, però, richiede preparazione adeguata. Su ripidi sentieri e su percorsi chilometrici, non si improvvisa nulla. Servono gambe forti e polmoni abituati. Per questo motivo, dunque, da qualche giorno sto iniziando la preparazione atletica in vista di ciò che, a scanso di problemi last-minute, succederà a luglio: nuovi percorsi nelle Alpi, rigorosamente a piedi e con lo zaino sulle spalle. La preparazione per questo tipo di attività comprende diversi tipi di allenamenti, ma quello che ritengo più importante è quello specifico: camminare, camminare, camminare. E se ciò che mi circonda, qui in Franconia, non consente di accumulare grossi dislivelli, allora è necessario rimediare allungando la distanza percorsa. Questo non è un problema: le ampie foreste tedesche, attraversate da una fitta rete di sentieri, consentono di scarpinare per decine di chilometri senza spostarsi eccessivamente.

Campi gialli in via di sfioritura

Con il passare dei mesi in Germania, mi sono reso conto che attorno a Schweinfurt ci sono molte aree che non conosco e da me inesplorate. Dopo la Gramschatzer Wald, la Rhön e la Thüringer Wald, stavolta è toccato alla Haßberge. È un area ad est di Schweinfurt - da cui prende anche il nome la città di Haßfurt - caratterizzata da numerose colline boscose. Formerebbe un'entità unica con la Steigerwald, ma a separarle c'è proprio il Meno: la Haßberge è a nord, mentre la Steigerwald è sud del grande fiume che attraversa la Bassa Franconia.
Il mio itinerario inizia da Hohnhausen, una frazione di Burgpreppach, che giace in una conca che in questa stagione presenta l'ultima fioritura dei campi di colza. Il primo tratto di sentiero, prima di addentrarsi nella foresta, è proprio nel giallo della colza. Viste da un'altura, queste coltivazioni regalano sempre un colpo d'occhio che mi fa realizzare quanto sia fortunato a vivere in questa zona della Germania.

Burg Königsberg

La foresta, oltre a garantire un'ampia rete di sentieri, è perfetta anche nelle situazioni in cui si fa sentire la forza del primo caldo. Camminando su queste comode vie circondate da alberi – sterrate ma carrozzabili – è molto facile perdere l'orientamento. Spesso la coltre di alberi è senza soluzione di continuità, nonostante le foreste dentro il parco della Haßberge siano numerose; nel mio percorso ne ho attraversate tre: Großmanndorfer Wald, Stadtwald e Bramberger Wald. Senza mai accorgermi dove fosse il confine tra di esse. La compagnia è scarsa: qualche non più giovane camminatore, una comitiva a cavallo e un cervo (o un capriolo, comunque un cervide) che all'improvvisa attraversa rapidamente il sentiero di fronte a me.
Uno dei tanti percorsi che si possono seguire nelle foreste della Haßberge collega i diversi castelli in rovina che si trovano in quest'area. Paradossalmente, il primo castello che incontro è invece tutt'altro che massacrato dall'incuria e dall'incedere del tempo. È il Burg Königsberg, il castello che domina l'omonimo borgo di Königsberg in Bayern. È un castello visibilmente restaurato negli ultimi decenni, ma le sue origini risalgono al 1200 e annovera un lungo periodo di decadenza lungo oltre due secoli, fino all'attuale restauro. Ora il castello ospita un piccolo ristorante e dalle sue mura si gode di un gran panorama sulla cittadina di Königsberg in Bayern, nonché sulle pianure della valle del Meno. Al Meno, però, piace nascondersi tra le campagne circostanti.

Vista dalle rovine di Bramberg

Attraverso qualche campo di grano prima di rientrare nella foresta, incontro le prime vere "asperità" sul percorso, e il sentiero ritorna circondato da una fitta foresta. Adoro camminare nella foresta: se è vero che ad ogni incrocio di sentieri bisogna fare molta attenzione alla direzione intrapresa, è altrettanto vero che rimane una grande quantità di tempo nel quale riflettere e pensare. In montagna bisogna fare attenzione, oppure si può contemplare una bella visuale su vette e dirupi. Qui invece si può trascorrere molto tempo in compagnia della propria mente. Sarà per questo che la Germania è la per eccellenza la patria dei più grandi filosofi dell'epoca moderna?

Da Hohnhausen a Königsberg in Bayern, andata e ritorno...

...su e giù

Ritrovo il sole nei pressi di Bramberg, un'altra frazione (di Ebern) nell'area del parco naturale della Haßberge. È da qui che ha inizio l'ultima salita, verso le rovine del castello di Bramberg, che ha una particolarità: è il più alto dell'area e fu distrutto addirittura da un imperatore, Federico I Barbarossa. Un castello che andava annientato per la sua posizione strategica? Non mi è dato di saperlo, ma la vista sulle colline a nord del Meno è veramente ampia.
Questa, verso le rovine di Bramberg, era l'ultima salita della giornata. Breve ma tosta. Dopo oltre venticinque chilometri di cammino, sicuramente si è fatta sentire sulle gambe. E meno male, perché fra poco più di un mese, dovrò sentire ben altre fatiche.
Bis bald!
Stefano

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