martedì 28 marzo 2017

Bücher: L'estate fredda

"Riflettè anche lui. Sul silenzio irreale di quella caserma, per cominciare. Poi, sull'uomo che aveva davanti e alla sua vita spezzata, comunque andassero le cose. Pensò a quello che gli aveva detto Tonino Pellecchia, sul perché aveva voluto fare il carabiniere. Chissà se il brigadiere Ruotolo Antonio da ragazzino sognava anche lui di fare il carabiniere perché voleva stare dalla parte giusta della barricata? Il problema, inutile dirlo, è che la barricata è piena di varchi; alcuno così ben nascosti che non ti accorgi quando li attraversi e ti ritrovi altrove, a fare altro."
Gianrico Carofiglio, L'estate fredda


L'estate fredda, l'ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio, è un giallo ambientato a Bari nell'estate del 1992, quella tristemente famosa in Italia per le stragi mafiose di Palermo che fecero vittime i magistrati Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino. Il romanzo vede il protagonista inventato da Carofiglio e già incontrato in precedenti opere, il maresciallo Pietro Fenoglio, indagare sul sequestro di un figlio di un potente boss della malavita pugliese, poi terminato in tragedia. Le stragi di mafia del 1992 rappresentano ne L'estate fredda uno sfondo leggero, appena accennato, del quale non viene evidenziata la reale portata. Lo scopo di Carofiglio è invece descrivere il fenomeno mafia nella sua interezza e delineare le zone grigie dell'animo umano, sia dalla parte dei buoni che da quella dei cattivi, figure le cui posizioni appaiono in questo romanzo (volutamente) quantomai disordinate.
Per descrivere il fenomeno mafioso, Carofiglio ricostruisce, soprattutto nella parte centrale del romanzo, un verbale di un interrogatorio. Tale atto risulta a volte prolungato, ma è essenziale per descrivere i l'organizzazione e i meccanismi propri della malavita. È evidente l'esperienza di Carofiglio come magistrato (ha lavorato proprio in Puglia come pubblico ministero e sostituto procuratore, prima di abbandonare la magistratura), lo si deduce dai tecnicismi e dalla descrizione accurata delle procedure investigative.
L'aspetto ancora più interessante di questo ultimo lavoro di Carofiglio è la descrizione del confine tra il bene e il male. Che è molto sottile per l'autore, sono due aree che si confondono reciprocamente senza sosta, dando vita ad una zona grigia in cui la legalità e l'illegalità, il vizio e la virtù, assumono contorni assai indefiniti ma estremamente reali. È in quella complessa zona grigia che scava Carofiglio, è in quella zona grigia che si troveranno le soluzioni di un caso che all'apparenza sembra irrisolvibile. Da questa zona grigia si può uscire solo mantenendo inalterata la fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine, soprattutto in coloro che, come fa Fenoglio ne L'estate fredda, spendono la loro vita contro la malavita e ne escono vincitori. 
Il romanzo scorre molto velocemente, perché una vicenda come un sequestro di persona e la sua soluzione è sempre intrigante, ma anche perché l'inesplorata frontiera di questa zona grigia sembra fornire, pagina dopo pagina, risvolti impensabili. E la qualità di scrittura è indubbiamente elevata. La trama di questa torbida vicenda è certamente interessante, ma va detto che la chiave di volta del romanzo, quell'intuizione che può sembrare dapprima un colpo di genio, è in realtà superficiale e avrebbe meritato ulteriore approfondimento.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 8/10 

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