venerdì 10 febbraio 2017

Bücher: Stirpe

"Certo era arrabbiato contro questa sorte che con una mano dava e con due prendeva, ma non piegava la testa, aveva esperienza di tenacia e aveva imparato che certe leghe, apparentemente inviolabili, cedono quando meno te lo aspetti, basta un colpo in più, basta non arrendersi. Il metallo è cosa viva, lui capisce la mano che lo forgia. Capisce il cuore di chi lo lavora."
Marcello Fois, Stirpe


Con Fois e il suo romanzo Stirpe scopro come in un libro possano convivere una scrittura elegante e la crudele rappresentazione dell'infausto destino che può esserci riservato. Questa è per me, in poche parole, l'essenza di questo libro che narra le vicende dei Chironi, una famiglia nata nel cuore più umile di una Sardegna di inizio Novecento, dall'unione di due trovatelli, Michele Angelo Chironi e sua moglie Mercede Lai.
La meraviglia di Stirpe sta nel sapere alternare pugnalate di durezza indicibile, al limite del disumano (in questo senso è esemplare la descrizione del massacro di Antonia Mesina), ad istantanei momenti di bontà. Tutto tramite una prosa raffinata, a tratti compassata, ma ricca di passi veramente illuminati. Una prosa plasmata al servizio della vicenda come fosse il ferro che viene lavorato dal protagonista, di professione fabbro. Una vicenda, quella di Stirpe, che tanto mi ha riportato alla mente i miei studi superiori, con il verismo di Giovanni Verga ne I Malavoglia. Alcuni dei tratti verghiani sono ben delineati in Stirpe: l'immutabilità di un implacabile antagonismo e della sopraffazione del più forte sul più debole, la descrizione di una realtà in cui tutto è dominato da un effimero progresso e non dalla giustizia, il soccombere di fronte agli eventi e alla morte, la rassegnazione agli eventi che il destino ha in serbo per l'uomo. Dal darwinismo sociale di Verga, tuttavia, si distacca Fois con il magistrale finale di Stirpe, indicando chiaramente (dopo tante eccellenti pagine ma senza una direzione evidente) la via della speranza: nonostante la tragedia, il dramma e la cattiveria dell'uomo, il piccolo lume della fiducia rimane sempre acceso.
Stirpe è una storia semplice e solida, di gente semplice e solida. Una storia per riscoprire la Sardegna, una regione d'Italia che da queste pagine sembra descritta quasi come un paese lontano anni luce. Una storia che se i nostri nonni e bisnonni leggessero, probabilmente apprezzerebbero. Una storia per noi che viviamo nel Duemila, per non dimenticare l'oscurità di certe epoche (la Prima Guerra Mondiale, il fascismo) che oggi sembrano quasi anacronistiche. Ma che non possono diventarlo.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 9/10 

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...