venerdì 8 aprile 2016

Occhio al prezzo! - Puntata n.8

Ciao a tutti!
A due anni dalla sua prima "bozza", riesco finalmente a pubblicare questo post, frutto di una ricerca per me difficile di luoghi, di tempo, di metodi. Era da tanto che desideravo portare alla luce la falsità di un qualcosa che in Italia pare essere ormai un luogo comune: in Germania la spesa costa di più. Falso, niente di più falso! L'unico modo per verificarlo è fare un confronto serio tra i supermercati italiani e quelli tedeschi, e questo è quello che ho provato a fare.

Il carrello: dove sarà più economico? (fonte: nonsprecare.it)

So che la mia ricerca non ha un valore statistico: pochi prodotti confrontati, pochi supermercati, ristretti a due aree ben precise di Italia e Germania. Non sono un economista di professione, neanche uno statistico, ho provato a fare questo confronto per curiosità e diletto, e ciò che emerge ha un puro valore qualitativo. Dal quale però si può concludere che l'assioma che prevede che la Germania sia un paese caro, in quanto gli stipendi sono enormemente superiori a quelli italiani, è fantasia pura. Vediamo perché.

Rewe, a mio parere la migliore catena tedesca di supermercati (fonte: rewe-group.it)

La mia ricerca si è svolta nel seguente modo:
- ho selezionato ventotto prodotti alimentari confrontabili tra loro, tra quelli che sono abituato ad acquistare regolarmente;
- mi sono recato durante il periodo natalizio in tre supermercati tedeschi dell'area di Schweinfurt (Rewe, Real, Edeka) e in tre supermercati italiani dell'area di Pinerolo (Coop, Carrefour, U2), riportando i prezzi per ogni prodotto;
- alcuni prodotti sono stati scelti in base alla marca, secondo un criterio di rintracciabilità: marchi come Barilla, Lindt, Lavazza, Carlsberg si trovano sia in Italia che in Germania e dunque sono confrontabili; ove possibile ho cercato di mettere a confronto l'esatto prodotto, con la stessa confezionatura;
- i prezzi dei prodotti senza marchio (frutta e verdura) sono i più bassi del singolo supermercato, al netto della possibile offerta applicata (per esempio, si è scelta in ogni caso, la tipologia di arance più economica presente in supermercato);
- nella tabella che segue, ho riportato il prezzo (al chilo, al litro, a confezione) minimo, massimo e medio, per la Germania e per l'Italia; ho evidenziato la differenza percentuale di costo tra Italia e Germania (in verde quando è più economica la Germania, in rosa quando è più economica l'Italia; inoltre, ho provato ad ipotizzare su un possibile carrello della spesa, a quanto ammonta la spesa.


I risultati mi sorprendono, in quanto pensavo che fare la spesa in Germania fosse più conveniente. L'ipotetico carrello della spesa costa grossomodo uguale sia in Germania che in Italia. Con alcune differenze importanti da non trascurare: gli stipendi superiori dei lavoratori tedeschi (gli ultimi studi indicano come in Germania si guadagni l'80% in più che in Italia) e i costi di importazione di molti prodotti. In Germania non crescono né arance né limoni, non viene coltivato il riso; sono tutti prodotti che effettivamente in Italia costano di meno - ma non tanto di meno. Poi ci sono alcune specificità: si sa bene che alcuni prodotti come la pasta, il tonno, il caffè e il parmigiano siano peculiari della tradizione gastronomica italiana.

Ok, è un'offerta. Ma ho letto bene? 3,53 € al chilo!

Dall'altro lato, ci sono anche alcune anomalie. Nutella, per esempio: è un prodotto italiano, eppure in Italia costa quasi il 40%. Infatti ho rinunciato a comprarla in Italia. Eppure, per il mercato tedesco viene prodotta in Germania, a Stadtallendorf: che i costi di produzione (tra cui gli stipendi, ovviamente) siano più bassi in Germania? Mah, qui c'è qualcosa che non torna. E non finisce qui. La mozzarella è uno dei simboli della cultura alimentare del Bel Paese, eppure pare essere mediamente più economica nei supermercati tedeschi. Poi, qualcuno mi spiega perché latte e zucchero costino così poco in Germania? Suggestivo, inoltre, vedere come alcune marche a diffusione internazionale (ad esempio Pringles, Danone, Coca-Cola, Carlsberg) siano regolarmente più economiche in Germania. Le Pringles sono uguali in tutto il mondo, perché in Germania una loro scatola costa 30 centesimi in meno? Misteri...
Bis bald!
Stefano

2 commenti:

  1. Nel calcolo del costo industriale di un prodotto non puoi limitarti alla considerazione sul costo del lavoro. I costi fissi delle aziende tedesche sono inferiori., il costo del trasporto è inferiore, la catena di distribuzione è di solito piú cirta, con meno intermediari. Anche il costo del lavoratore, nonstante la differenza di stipendio, risulta in Germania essere inferiore. Poi consideriamo anvhe il costo del denaro per le aziende. Tutti questi fattori messi insieme permettono di avere un prezzo inferiore

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    1. Dunque, direi che è un'ottima riflessione, che prova a spiegare i motivi di un carrello della spesa in parte più leggero. D'accordo su quasi tutto, tranne sul costo del lavoro: un operaio in Germania guadagna (lordo) il doppio o quasi di un equivalente italiano.

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